Acconto Imu-Tasi: doppietta dei Comuni

Ancora pochi giorni a disposizione per 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale, di cui il 76% lavoratori dipendenti e pensionati, per pagare l’acconto dell’imposta Imu/Tasi. Nelle casse degli oltre 8 mila Comuni italiani entreranno poco più di 11 dei 22 miliardi di euro totali di fine anno, dopo l’abolizione della Tasi sulla prima casa. In pochi anni tuttavia l’imposta patrimoniale sulla casa è salita da 9 a 25 miliardi. La media dell’aliquota applicata per le seconde case, secondo i calcoli del Servizio politiche territoriali della Uil, ammonta a circa il 10,53 per mille e in circa 500 Comuni italiani, tra cui 20 capoluoghi, è stata confermata l’addizionale Tasi fino al massimo dello O,8 per mille introdotta per finanziare negli anni scorsi le detrazioni per le abitazioni principali. Dalle statistiche risulta che 14,5 milioni di persone (il 41%) con reddito da lavoro e 39,5 milioni di pensionati possiedono un immobile diverso dall’abitazione principale. Non si tratta però di benestanti ma più spesso di gente che ha ereditato un immobile dai genitori e che dichiara un reddito al di sotto dei 26 mila euro lordi l’anno. L’abolizione della Tasi sulle prime case ha riguardato nel 2016 19.728.834 cittadini. Il versamento a saldo di Imu e Tasi in base alle regole stabilite dai Comuni verrà fatto entro il 16 dicembre.

Le altre novità sono: i Comuni non possono applicare aliquote superiori a quelle del 2015, la base imponibile Imu e Tasi è ridotta del 50% per gli immobili concessi in uso gratuito tra parenti in linea diretta di primo grado (genitori/ figli) ma per avere diritto all’agevolazione sono fissati alcuni rigidi requisiti; per le abitazioni affittate a canone concordato è prevista sia per l’Imu che per la Tasi la riduzione del 25% della base imponibile.

portiercassa PORTIERCASSA: PORTIERI E PROPRIETARI UN’UNICA DIFESA, UN NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO CHE TUTELA LAVORATORI E DATORI DI LAVORO

 

Articoli Correlati